Esiste una correlazione tra Alzheimer e salute dei denti? Può un’igiene orale trascurata portare col tempo allo sviluppo di patologie cognitive degenerative?
Il morbo di Alzheimer è una malattia neurodegenerativa che col tempo determina un progressivo declino delle funzioni cognitive. Questa patologia secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) è alla base di tutte le forme di demenza e risulta particolarmente diffusa, tanto da comportare un problema per la salute pubblica, pertanto qualsiasi strategia preventiva e curativa deve essere presa in considerazione.
Quali sono i fattori di rischio?
Esistono fattori che aumentano il rischio di sviluppare questa patologia, quali ad esempio:
- Età
- Stile di vita
- Alimentazione
- Genetica
- Condizioni mediche coesistenti.
Alcuni di questi, come la genetica, non possono essere modificati, mentre altri possono subire variazioni utili a ridurre il rischio di contrarre il morbo di Alzheimer.
Molti fattori di rischio dell’Alzheimer risultano comuni anche alla parodontite, e alcuni studi hanno evidenziato come la presenza di questa patologia del cavo orale possa rappresentare un ulteriore elemento accelerante di declino cognitivo.
La arodontite/”>parodontite, comunemente conosciuta come piorrea, si identifica quale infezione batterica e infiammatoria che colpisce il cavo orale e, se non curata per tempo, può portare all’irreversibile danneggiamento dei tessuti gengivali e dell’osso di supporto al dente, con conseguente perdita di uno o più elementi dentali.
Perché la parodontite può essere considerata un fattore di rischio per l’Alzheimer?
Esiste un’associazione complessa legata al processo che porta allo sviluppo del morbo di Alzheimer. Per prima cosa quest’ultimo ha una base considerata infiammatoria cronica estremamente articolata e multifattoriale. È stato inoltre evidenziato come i pazienti affetti da Alzheimer e parodontite abbiano subito un declino cognitivo più rapido e severo.
Dagli studi più recenti pare infatti che l’Alzheimer sia in stretta correlazione con un batterio presente nel cavo orale, colpevole anche dell’insorgenza della parodontite e di altre infiammazioni gengivali di grave entità. Questo batterio è stato infatti trovato nel cervello del 96% degli anziani deceduti a causa dell’Alzheimer e presi in considerazione da un recente studio, avvalorando ulteriormente la teoria per la quale questo morbo potrebbe essere strettamente connesso alla parodontite.
Da non sottovalutare è anche la progressiva perdita delle funzionalità motorie da parte dei pazienti affetti da malattie neurodegenerative, fattore in grado di compromettere notevolmente la propensione all’esecuzione di una corretta e accurata igiene orale quotidiana. Già in passato è infatti stato evidenziato come esista un legame tra igiene orale e malattie sistemiche dell’organismo in quanto la bocca rappresenta una vera e propria porta d’accesso per molteplici batteri che, una volta nell’organismo, possono mettere a rischio la salute di ogni individuo. Conseguentemente a ciò, prendersi cura e conoscere lo stato di salute della propria bocca può risultare utile a fronteggiare e talvolta risolvere altre problematiche apparentemente non connesse ad essa.